I
Fui
da un rissoso
pollaio di mare
pescato di notte
dal ramo impuro
di una certa riva
si scorgeva l'altra
assediata per te.
II
Ma quanto
più simile
ai miei occhi
tu dentro lo stormo
cangiavi la veste
e mutata
nel ventre di una poesia
procreasti intuizioni
per tutti i miei pargoli.
III
Sei nato
in una bisaccia
d'un ventre caldo
di luna
mentre si vegliava
impettiti
a fare un cerchio
nei tuoi occhi
rifioriva il geranio
e brontolava la rosa.
Si riempiva il cesto
di voci ammuffite
e il legno si adeguava
alle curvature del sole
poiché sei nato di notte.