Il rumore dei passi colma
la sera dell'undici Giugno,
lungo la strada che a casa,
lentamente, ormai mi riporta
e sembra che dica qualcosa,
suggerire piano una specie
di sussurro impercettibile
che da tempo più non sentivo,
come quando, a spalle strette,
me ne andavo per le strade
a malapena illuminate
raccontando dei sogni miei.
Ora sto bene, qui con me;
il vento smuove l'aria tersa
mentre mi abbraccio da solo
e tutto splende rovegnando.