Oltre il grande cancello serrato,
l'orizzonte e il silenzio.
Un cielo senza colori
rimpiange l'azzurro perduto,
le sue nuvole bianche,
le sue nuvole rosa,
e degli uccelli il volo ed il canto.
Mani con rabbia cercano forzare
la pesante inferriata
per sfuggire al presente,
dimenticare il passato,
e cercare il futuro sognato.
Ma vano è lo sforzo,
e si ritrovano vinte e dolenti.
Alle spalle una solitudine
senza confini, osserva beffarda
l'inutile sforzo sotto una volta
con stelle di carta.
Il ricordo: lampo fugace
che squarcia la mente,
è là che rivuole i suoi giorni,
mentre un vento impietoso
ne disperde lontano i frammenti.
Sognare... ma fra il passato e il futuro,
v'è sempre il presente.