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Autunno 2011

Estatici
E lampadari
Che ciondolano
Ci sfiorano la testa
Cappotti
E reggicalze
Un calice di vino
Ed ero come quell'attore
Bravo a far lo scemo
Davanti a un abito
A macchia di leopardo
E ritrovarsi dopo un giorno
Già complici
Tra schiamazzi di giovani
Cravatte
E sortite spavalde
Sulla via Emilia
Fradicia di nebbia
Nel freddo
Di un azzurro soffuso
Poche maschere
Ed un viso
Intirizzito
A consumare bionde
In una corte
Di luci al neon
E di foglie morte
Danze del ventre
Ed un ritmo latino
E noi già stesi
Sul divano
Ad assaporare un incontro
Molecole spaiate
Mano nella mano
Ed attorno i fantasmi
Come quando d'autunno
Sali per i campi
E tra le zolle rivoltate
Si alzano fumi
E suggestioni
Di antichi soldati
Che tornano a casa
Come bambini
A scherzare col tempo
Cinque minuti ancora
Prima che il buio
Si prenda la strada
Felici
Dentro a una bolla insaponata
Sgranavamo gli occhi
Ci guardavamo increduli
E lasciavamo ad altri
I nostri gusci vacui:
Quella notte bruciavano
Due fuochi fatui.

 

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1 commenti:

  • denise il 25/07/2014 07:00
    mi piace davvero come scrivi, pubblica tante altre poesie!

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