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Specchio

Immagine riflessa incerta rimane
a contemplar real tristezza.
Universo parallelo ella vive
mani che toccano fragile cristallo
a dividere insuperabile
barriera del sogno
cui l'essenza si crogiola.
Voglia estrema
di trasferir nel riflesso
l'abisso senza fondo del cuore
baratro immane dove l'Io
assiso in bilico sul bordo
assiste smarrito
alla distruzione dell'anima.
Il dolore governa la vita
con leggi all'umano ignote
dal fato scritte senza che lo spirito
abbia potere alcuno.
L'essere pace non trova
catene di fuoco
attorcigliano l'intelletto
e pensiero fisso assedia
maledetti gli Dei
che prigionier di corpo l'han creato.
Guscio cui si sfugge
solo abbracciando la follia
che la morte regala
nell'esalar ultimo respiro
risposta alla domanda.
Se io il riflesso e l'altro
nello specchio il reale.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 21/07/2014 09:29
    Uno scambio di ruoli che non aiuta a cancellare la doppiezza del vivere. Il guscio ci imprigiona e la morte apre la fessura che permette al corpo d'essere solo spirito.
    Ho apprezzato il tuo modo di analizzare il mal di vivere.

1 commenti:

  • Ellebi il 20/07/2014 23:59
    È arduo scrivere poesie sugli specchi, inevitabilmente sei costretto a misurarti con Borges, che su di essi ha scritto versi di insuperabile bellezza. La tua poesia ha certamente degli echi borgesiani ed è una ottima composizione. Complimenti e saluti.

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