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A ricordo di mio suocero

Ho rivisto oggi quel tuo vecchio quadro
ricordi? Dipinto vi è un angol del giardino
e quel casotto basso lì vicino alla cantina
dal muro rosso mattoni semi screpolato
dalla finestra giallo ocra con il vetro rotto
dalla grata consunta distorta rugginosa
che un esile rampicante glicine abbracciava
facendo a questa e al muro festosa compagnia
sì in alto fin lassù in alto sì fino alla grondaia
e poi vicino alla tua firma d'autore due impagliate
sedie velate dall'ombra di quel alto pino di confine
aggiunte mi dicesti qual segno a te assai caro
di ricordo di momenti non più visibili e fuggiti
quando lì ti sedevi con la nonna accanto attento
e sorridente ai giochi di mio figlio allor bambino.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • cristiano comelli il 08/08/2014 20:18
    In una società dove i suoceri certe volte sono sopportati a malapena o non sopportati, ecco un bell'affresco in controtendenza con pennellate di poesia pura e sentita, lo vedrei anche, se mi consente, come un monito ad avere maggiore considerazione dei suoceri. Suo suocero è stato fortunato ad avere accanto lei, lei ad avere accanto suo suocero. E questo connubio non vi sarà morte che lo spezzerà. Anzi, questa poesia lo rafforza. Complimenti.
  • Rocco Michele LETTINI il 08/08/2014 18:04
    Onore a chi hai stimato in apprezzatissmi versi...

1 commenti:

  • Chira il 08/08/2014 18:49
    In un quadro la storia d'amore generazionale. I tuoi versi l'hanno ridipinto perfettamente. Bravissimo!
    Chiara

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