Poesia molto sofferta, immagino. Abbia intanto tutta la mia vicinanza umana. La frase che più mi avvince è "ho girato le spalle al pianto". Come ho avuto modo di dire in altro punto di questo sito, a mio modesto avviso un nostro caro scomparso dalla vita terrena ci dà egli stesso, in un tempo superiore alla nostra comprensibilità e indipendente dalla nostra volontà, il potere di mutare il dolore in risorsa da investire nella vita. Ed è anche un modo per continuare a fare vivere davvero chi abbiamo amato e amiamo. Cordialità.
Quanti commenti siete veramente tanti e sono veramente commossa. In effetti mia madre si è ammalata che non avevo compiuto otto anni. Un ictus ha cambiato la sua e la mia vita... ma forse per tutto c'è un karma chissà... l'esistenza è strana ci vuole vedere camminare sui ciottoli sdrucciolevoli e godersi lo spettacolo dei nostri scivoloni... Grazie a Pompeo, a Maurizio, a Roberto, a Cristiano, a Rocco e a Fabio... grazie grazie
Mi ci aggiungo ai commentatori... quel "girato le spalle al pianto" e "ho riso in faccia alla compassione" la dice tutta.
Impossibile rimanere indifferenti a questa tua poesia... A volte manca proprio il tempo e non si è pronti per un evento improvviso e la reazione è proprio quella che dici tu.