Vorrei essere le tue mani
appoggiare il viso dei miei occhi nel loro caldo grembo ed essere il muto testimone della loro memoria
e rinascere e morire
ripercorrere ogni azione nel camminarti accanto
in ogni gesto di vita
essere presente
con colori di graffi
dallo spezzarsi
al dipingersi le unghie
nella luce dei sorrisi e dei maestosi canti
con l'accoglienza di un mazzo di fiori
essere il guanto del loro fuggire
quando il freddo le divorava di sole
e
nell'immobile bocca del silenzio
languivano non viste dall'infinito tremolar delle stelle
Eleganti di dita vederle rialzarsi
vestirsi di note
danzare sulla tastiera di un pianoforte
uscire
correre nude
nel comporre melodie
a creare
tra fulmini e tuoni
suoni e incontri d'amore arcobaleni nei cieli del sole
vorrei
toccare quello che tocchi anche a costo di rimetterci gli occhi
sentire quello che senti scendendo nel vulcano dei tuoi sensi
vorrei
essere quello che tocchi con la sfida e la rabbia di chi si sente perduto
ed
avere nel corpo l'emozione della dolcezza il diniego delle vendemmie il morir delle foglie secche il tramonto dell'alba che senti
vorrei essere toccato e sentito dalle tue mani come quando accarezzi con l'anima
un bruciare d'incensi