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Io ( nel 1979 )

Trovandomi nell'infortunio di vivere
Cerco di reagire al tempo che passa.
La mia continua attesa dell'ora
Definita dal mio cervello in cancrena,
ora di impossibile riuscita,
ora non definita ma conosciuta " O ".

Cosa sarà quel turpiloquio che brulica
Nella strada della mia anima?
Allucinazioni perdute nel mare
Dell'asfalto gemente sotto le nuvole
Che cariche di pioggia gravitano su me.

Ma non c'è cuore che non pulsi
Nell'attesa di qualcosa in questa
profonda e fangosa valle di pianto
dove si annidano cumuli di cacca
umana e demente e...

ma ogni scrittore e ogni poeta
che i miei occhi riescono a leggere
non risponde come io non rispondo.

 

l'autore silvia leuzzi ha riportato queste note sull'opera

Poesia vecchissima e si vede dal verseggio, dalle angosce adolescenziali..


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5 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • frivolous b. il 16/09/2014 14:27
    gli ultimi versi li ho trovati a dir poco incantevoli... poi è difficile dire io anche se tutti lo fanno... tu hai parlato in maniera esemplare di te, del mondo, di uno stato d'animo...
  • Rocco Michele LETTINI il 13/09/2014 05:41
    LONTANO VISSUTO NON CADUTO IN ANACRONISMO... VERSI CHE SENTONO LA INCISIVITA' E LA TRISTEZZA DI LORO E SI RIPERCUOTONO NELLE ANGOSCE DELL'OGGI... FELICE WEEKEND SILVIA
  • Caterina Russotti il 12/09/2014 20:24
    È incredibile come i tuoi versi fan notare che in fondo, quando si guarda il mondo con gli occhi di un adolescente, nulla cambia! Possono passare 10-20-30 anni e l'adolescente del domani scriverà più o meno le stesse cose che tu scrivesti allora! Trovo che sono dei versi forti ed incisi di un sentire sincero e al di la di alcune particolari parole.. Mi piace molto.
  • Anonimo il 12/09/2014 18:29
    ... come potrai facilmente intuire in base alle nostre discussioni letterarie non ho fatto i salti di gioia, per usare un'espressione eufemistica, quando ho letto "cumuli di cacca umana": credo, infatti, che in poesia debba sussistere un certo tipo di decoro linguistico, e "cacca", perdonami, non rientra certo tra le parole poeticissime elencate da Leopardi. Non particolarmente felice ritengo anche il verso "ora non definita ma conosciuta " O ", a me purtroppo incomprensibile. Queste le note dolenti. Devo però annotare l'incipit più bello di una tua poesia ch'io ricordi, "Trovandomi nell'infortunio di vivere", ed altri passi la cui semplicità denota decisamente un notevole sostrato di furore esistenziale, e quindi di vera poesia.
    Un abbraccio.
  • Anonimo il 12/09/2014 16:57
    Spero ardentemente che siano angosce adolescenziali. Era veramente crudo ciò che gravitava attorno a te. Non eri la solita Silvia, quella un po' matta per intenderci, eri un'altra persona anche se ancora oggi, dentro di te, quella "cacca" non si è del tutto sciolta.

5 commenti:

  • silvia leuzzi il 16/09/2014 21:37
    Vero Franci? pure io li trovo belli... mi calzano ancora. sono contenta che ti sia piaciuta, non è ritoccata è così come la partorii quanti anni fa? mmmmm lasciamo sta' ahahhahahh ciaooooooooooooooooooooooooooo
  • silvia leuzzi il 13/09/2014 16:24
    Grazie Oissela in verità hai citato un'autore Baudelaire, che mi stava molto a cuore a quel tempo, come del resto a tutt'oggi. Cambiano i tempi, cambia il modo appunto di vedere gli scorci della vita, soprattutto quando comincia a sgusciare via veloce come un'anguilla lasciandoti la bocca amara di quel che non si è vissuto. Grazie Rocco sempre attento e gentile. Grazie a tutti di nuovo
  • oissela il 13/09/2014 03:20
    Da giovani, siamo pronti a sfidare il mondo e a combattere. Con l'avanzare degli anni fa passi da gigante la voglia di pace e di caldo. L'opera è gradevole e il verso acerbo. Baudelaire è conosciuto per i suoi Fiori del male, penso che tu abbia letto e apprezzato anche le sue Amoenitates Belgicae. Un saluto. Oissela
  • silvia leuzzi il 12/09/2014 22:12
    Grazie Caterina, in verità il motivo che ha spinto a tirare fuori dal cassetto queste cianfrusaglie giovanili, sai come i bracciali che mi coprivano il braccio stile Janis Joplin, è stato proprio per dimostrare quanto sia comune il pensiero umano al di là delle mode e dei tempi. Un abbraccione e ancora grazie
  • Anonimo il 12/09/2014 22:07
    Mi fa piacere Antonino che queste vecchissime composizioni ti abbiano comunque indotto a lasciare un segno del tuo passaggio. Per quanto riguarda l'infelicità di certi termini, che condivido non appartengono alla migliore poesia classica, appartengono ad una filosofia poetica che perseguivo allora. Ovviamente se oggi mettessi mano a questa, come ad altre composizioni ( avevo 18 anni e il mio ideale di vita era piuttosto beat o hippy o meglio freak come dicevamo noi- la strada, i sotterranei di Kerouac, cazzate? in parte sì ma è stato l'inizio ) cambierei talmente tanto la forma che perderebbero quel che appunto notavi il " furore esistenziale " che è proprio di un'era, ormai per me o meglio ahimé trascorsa. Grazie davvero di cuore di questo tuo costruttivo commento, che sai quanto apprezzo.
    A Nino, che ovviamente ringrazio di cuore, dico che di quella " cacca " è ancora fumante in verità ma dalla mia ho l'esperienza, la pazienza e la giusta dose di rabbia. Non mancano le cadute di forza e di umore ma finché ci regge la pompa, come si dice dalle mie parti, proviamo a darci dentro. Grazie a tutti e due carinissimi davvero vi abbraccio forte

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