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Inferno

Sento che le porte si stanno aprendo,
sento delle mani gigantesche
che mi vogliono tirare giù.
Non andrò, non voglio andare
dove i cuori pulsano con ritmo
regolare senza regolamenti.
Gatti giganteschi si aggirano
nella mia casa posseduta e
due mucche piccine che non
riesco a mandar via e gli urli,
tanti urli e io che faccio?

Dolce musa dal volto coperto
mentre dei seni crepuscolari danno
latte gratis al passante che
dalla carrozza di lusso applaude.
Dolce viso di donna donatrice
di sesso per moneta,
amplessi e soldi,
mentre colui che ha sete non può bere.

La pozione me l'hanno data
vedo lo spettro del mio animo
che cade giù dal cielo e si trova
in mezzo a tutta questa gente
senza speranza, senza essenza.
Il vortice mi sta risucchiando
mi avvicino al nulla
entro,
cado,
nessun cantore verrà a cercarmi
e forse Caronte già mi attende,
forse mi comporterò come Menippo
e non pagherò pegno.

Inferno, inferno accoglimi
visto che questa vita mi abbandona.
Non mi punire fuoco d'eternità
perché già troppo ho dovuto bruciare
sulla vita della morte che rimbalza
come una palla di gomma nel vuoto.


5/4/1980

 

l'autore silvia leuzzi ha riportato queste note sull'opera

Forte l'influenza di Rimbaud e la sua Stagione all'Inferno e di Baudelaire con i suoi Fiori del Male


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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • frivolous b. il 29/09/2014 09:11
    direi davvero maledetta e "deliziosa"!
  • Rocco Michele LETTINI il 25/09/2014 07:16
    L'INFERNO TERRENO CHE ABBANDONA TUTTE LE ANIME PURE... TROPPO HANNO DOVUTO SUBIRE... UNA POESIA CHE TOCCA L'ATTENTO E ANCH'ESSO SCOSSO LETTORE...

4 commenti:

  • silvia leuzzi il 29/09/2014 12:28
    grazie Fri, tu mi capisci sempre bacio
  • silvia leuzzi il 25/09/2014 18:43
    Concordo Alessio ahahhahhh grazie
  • oissela il 25/09/2014 09:04
    Tra l'inferno e il Paradiso, preferisco l'inferno. Lì c'è tanta vita, mentre in paradiso è solo noia.
    Ciao.
    Oissela
  • silvia leuzzi il 25/09/2014 08:01
    Grazie Rocco, sei sempre il primo a lasciare un tuo segno... sei unico. Questa poesia risente di tutte le mie letture del periodo e come tutti i ragazzi io ho sempre estremizzato con le parole e non solo... la vita è stata ancora più ingiusta in seguito, ma questa è una vecchia storia e non ti tedio

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