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Quando un poeta si diverte

Mi fu madre vanità
ché cedetti alla lusinghiera
ingannevole realtà:
la livrea alfin ho mutato
cancellando lo brizzolato
color topo dai miei capelli!

Ancor ricci, ancora più belli
d'Amelia presero sembianza:
ch'io fossi strega
lo descrisse la somiglianza!

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 29/09/2014 13:50
    Bisogna arrendersi ai cambiamenti della vita e dell'età

2 commenti:

  • marinella addis il 30/09/2014 08:53
    Arrendermi mai. Semmai accettarmi.. ma una colata di nero nei capelli.. aiuta.
  • roberto caterina il 29/09/2014 09:29
    divertente sì questa trasformazione...

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