All'improvviso la mina delle mie matite colorate si spezzava
rincominciando a lacerare il foglio della mia vita con graffi grigi
ancor oggi sento il brontolio del tuono
l'essere mio è ancora attraversato da quelle nubi nere e da una pioggia senza fine
non ho parole
né abbastanza saliva in bocca per descrivere l'angoscia e lo struggimento che m'assaliva
potrei solo farlo paragonando il primo ottobre al due di novembre
Oggi riaprivano
la porta delle scuole e dei collegi
vi entravo portando con una mano la valigia di un emigrante e nell'altra la morte nell'anima
ad ogni appello sarei stato assente
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
ricordo un 29 settembre ero con i miei amici a Sanremo l'indomani sarei partito per andare in collegio le luci della città mi trafiggevano guardavo in basso e l'asfalto bagnato mi assorbì nel suo nero