Era d'Aprile e l'aria profumava;
lungo il muro di cinta rigoglioso
il drappeggio di glicine frondoso,
nei suoi colori lilla c'inebriava;
temevo ti ferissi.
Eri soldato e gli occhi nei miei fissi
diletti ed amorosi sul mio viso,
la bocca tua dischiusa nel sorriso,
la prima mia parola d'amor dissi
t'ero in cima ai pensieri.
Andavi navigando sui velieri,
In alto mare forte combattevi
per la Patria che amavi e difendevi
senza risparmio contro gli stranieri
nemici ed agguerriti.
Sfrecciavano nel cielo con garriti
le rondini arrivate a Primavera;
con gli occhi chiusi stavo fino a sera
cavalcando puledri imbizzarriti
senza poterti amare.
Una bandiera alzata ad onorare;
avevi ripercorso tutti i mari
mandando a me i tuoi baci tra gli spari
per superar l'angoscia e per pregare
col cuore che piangeva.
La letterina bianca mi diceva
che tu non rispondevi più all'appello;
il generale tolse il suo cappello
e il cuore mio oscurato si scioglieva,
di lacrime grondava.