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Il cicaleccio divino

Un cinguettio di cicale estive canta in noi
vicino ad una fontana di formica

troppo moralista
e
avara di cuore

beve solo acqua

da non potersi inebriare anche per un solo attimo di danze e di vino

 

l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

a volte siamo noi stessi queste formiche... occupati in mille cose... e non ci lasciamo più trasportare dal canto..


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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 02/10/2014 09:06
    La cicala, la formica e il tuo elogiabile decantar stranezze e preziosità del viver nostro in eccellente metafora...
    SERENA GIORNATA VINCE'

3 commenti:

  • Anonimo il 02/10/2014 16:04
    l'operosità del vivere moderno ci rende davvero formiche... saper essere anche un po' cicale è forse il segreto del buon vivere... soldi soldi soldi, lavoro, occuèpazioni a raffica, correre correre e sbattare continuamente contro muri... che vita è?... ahahahah... sei grande capitano, hai tradotto in poesia un discorso tra me e il vicino di casa di due ore fa, mentre eravamo lì a cazzeggiare all'ultimo sole... grande... dai Vincenzo, impegnati che forse sto sito lo salvi... tra un po' arrivo a darti una mano... holahola
  • Domiziana Gigliotti il 02/10/2014 12:43
    L'avarizia di cuore conduce a una vita squallida e priva di senso. Buona giornata.
  • giuseppe gianpaolo casarini il 02/10/2014 09:01
    Bella riflessione poetica
    bravo!
    ggc

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