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Io trasfigurato

Terra rossa vedo incollata
sotto le suole delle mie scarpe
è terra che scivola strofinando forte
piccoli granelli che prima nutrivano arbusti e alberi nani
cresciuti con la forza della sopravvivenza
contro le intemperie e la roccia viva.
Dita vitali che abbracciano le asperità
affondano le punte nella terra fiera
sono le radici che calpesto
mentre avanzo sulla collina del Podbrdo
alla ricerca di me stesso
troppe volte inchiodato
sul non saper che fare e che dire
sbagliando il dire quanto il fare
con la dolcezza che naufraga
nelle asprezze del quotidiano.
Non mi resta che spogliarmi
cospargermi di terra rossa
cancellare quella falsa idea di me
respirare a pieni polmoni
la Verità che mi rivela chi sono
che non mi chiama col nome che porto
che tutti conoscono
mi chiama invece: "Angelo mio"
è la voce della Beata vergine Maria
Regina della pace
sulla collina delle apparizioni.

 

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2 commenti:

  • Fabio Mancini il 02/10/2014 21:14
    L'esperienza della vita, quanto quella del web è quella di incontrare persone diverse da noi per cultura, intelligenza, sensibilità e credo, stabilendo uno scambio nel rispetto, nella libertà e nell'arricchimento reciproco. Attraverso il tuo commento, spero di essermi migliorato. Grazie.
  • Anonimo il 02/10/2014 19:28
    Addirittura trasfigurato?... un tantinello esagerato, non trovi?. Una poesia che dovrebbe lasciarmi indifferente, essendo io agnostico... tuttavia ammiro chi ha fede ed è per questo che giudico questa poesia banale, ridondante, mal costruita... non mi è piaciuta per niente. E poi perché mai queste esagerzioni in poesia?... c'è la prosa per raccontar balle e far viaggiare la fantasia... o no?

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