- nella sua vulcanica fucina
come un antico dio degli inferi
batteva il ferro
sprigionando con un martello di eternità
scudi e scintille di immortalità -
Come terra
al sole
girava invano intorno alla luce senza trovar modo di entrarle dentro
Persa la sua casa in un precipizio per averla riempita di molti oggetti di troppi esseri di amici e amori tanto da non poterci più trovare
uno spazio respirabile
di notte per colmare il vuoto abissale che l'abitava
e
non dormire nella grande agghiacciante solitudine in cui giacciono in permanenza le stelle emarginate
in cui stava precipitando insieme a tutto l'universo
entrava
nella casa disabitata degli altri
spolverava con amore un quadro
qualche foto di famiglia
partecipando in modo costruttivo alla loro esistenza
lavava a mano i suoi panni sporchi insieme ai loro che aveva raccolto sotto il letto in fondo ad un armadio o nella cesta della biancheria più usata
e
se aveva tempo riparava anche la radiotrasmittente
in una stanza perduta del tempo
trovò un'anima sole
identica
alla sua luna
nell'essere primizia di una primitiva infanzia sconsolata
si abbracciarono così stretti
da farsi nel bene quasi male
in attimi eterni
- avremo almeno vissuto quelli disse la voce di lei creando nella stanza la volteggiante leggerezza di una piuma
deliziosa pausa alla loro lirica caduta -
continuarono
a scivolare
giù
per la china del monte
creando a valle scintille di immortalità
La pallina girò e girò sull'orlo
fino a quando sospinta da un alito di vento non cadde in buca