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Morte di un ciliegio

Sono il ciliegio rosa nel giardino,
quando il piccino nacque fui piantato,
sono stato curato e tanto amato,
frutti squisiti e rossi nel cestino.

Il mio vigore ha sparso le radici
che vanno a disturbare le altre piante.
I fiori si lamentano e con tante
fronde dò noia a mie coabitatrici.

Origliando con tanta mia apprensione,
ho ascoltato le voci rigorose
del giardiniere: teme per le rose;
mi vogliono tagliar nella stagione.

Dopo il raccolto udran la mia protesta;
si piegheranno i rami, tronco e foglie
ed il mio pianto avrà rumor di doglie
mi accascerò dai piedi fino a testa.

Il mio grido udrà, il piccolo non vuole,
so che lui mi ha voluto tanto bene;
ascolterà dubbioso le mie pene,
e lascerà ch'io viva sotto il sole.

Io penso che sia cosa proprio indegna
che Natura non abbia gratitudine,
un povero ciliegio in solitudine,
finirà presto a dare al fuoco legna.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 03/11/2014 01:36
    Quartine amare per l'agonia di un ciliegio che al solo pensar ad orrenda morte lamenta il suo utile nel corso dei suoi anni...
    Povero... per la povertà dell'umano.

4 commenti:

  • Verbena il 03/11/2014 07:17
    Grazie Rocco, hai un animo gentile e sei sempre tanto di aiuto con le tue faccine che ogni volta mi fanno sorridere allegramente.
  • Verbena il 02/11/2014 23:35
    Grazie per l'attenzione a Donato e Crescenzo.
  • Crescenzo De Luca il 02/11/2014 23:01
    Una piccola voce della natura che protesta.
    (Da notare l'endecasillabo)
    Complimenti!
  • Donato Caione il 02/11/2014 22:36
    Originale ode ad un povero ciliegio. Bella poesia

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