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Dormiveglia

Si rigirava inquieto nel letto,
il corpo e la mente zuppi di ricordi.

Attendeva con sollievo
che le prime luci del mattino
segnassero l'ora del risveglio.

I primi rumori di strada
attiravano il suo orecchio vigile
ma la mente intorpidita dal sonno
rifiutava ogni segnale vitale.

Dalle imposte entrava ora prepotente
la calda luce del mattino,
squarciando le tenebre della stanza.

L'orologio segnava l'illusione
di un sogno possibile.

Sognava di quel dolce fiore
sbocciato in inverno e appassito ad aprile,
in un grigio mattino di pioggia.

Ricordava momenti di tenerezza,
avvolgendolo un senso di tristezza.

Cercava speranzoso tra le sue compagnie
chi potesse aiutarlo nella sua malinconia.

Abbracciava stretto al petto quel cuscino
per sentirla ancora una volta vicina.

Una lacrima scura inumidiva gli occhi,
tracciando un solco nel suo viso
avviluppato da un velo di paura.

Fuori spirava forte il vento del sud...

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Alessandro il 06/11/2014 00:37
    Racconto di una notte insonne per la pesantezza del ricordo. Impostazione da prosa ben incanalata in versi liberi.

1 commenti:

  • Fernando Piazza il 06/11/2014 19:59
    Grazie Alessandro, troppo buono. La prosa non me la scrollerò mai di dosso. Volo ancora rasoterra...

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