Hai donato ogni livido
del tuo volto tumefatto
a chi ha sete di giustizia.
Hai gettato in faccia
a chi ti ha percosso
ogni tua lacrima di dolore.
Il tuo viso accusa,
il tuo corpo grida,
la tua anima piange.
Polverine bianche
per occultare il mal di vivere
dovrebbero spingere all'abbraccio
e non alle offese e alle percosse.
Perdonateci voi per le strade
in cerca del vostro paradiso,
perdonateci per i nostri silenzi
e le nostre smorfie di disgusto.
Abbiamo creato un mondo che respinge,
abbiamo sepolto la nostra umanità
sotto macerie di odio e indifferenza,
ma tu Stefano,
col tuo volto sfigurato
da crudeltà e ignoranza
col tuo esile corpo
sfinito da violenze altrui
ed autopunizioni
per colpe non commesse,
tu, ricorda a tutti noi
che non serve rivolgere
altrove il nostro sguardo
quando incontriamo
dolore e sofferenza,
e che non dobbiamo
perdere la forza di lottare
per giustizia e solidarietà,
perchè tu sai che alla fine
chi ha sbagliato pagherà,
chi ha violato il tuo viso,
il tuo corpo e la tua anima
si sveglierà tutte le notti
sentendo nel cervello
il tonfo sordo dei pugni
e con negli occhi il viso
sfigurato di un ragazzo
a cui ha spento per sempre
il dolce sorriso e l'incolpevole fragilità.