Che lo sdegno faccia scaturire versi credo costituisca una grande verità se segnatamente guardiamo ai tempi che stiamo vivendo. L'importante è che sia uno sdegno costruens che contenga già in se stesso le ragioni per superarlo e per mutarsi in proposte concrete per cambiare il mondo. Complimenti e cordialità.
Anonimo il 21/11/2014 07:38
Persino il sommo Dante ha trovato conforto e sollievo all'amarezza e allo sdegno per la corruzione della sua Firenze e dell'Italia, componendo la Divina Commedia in esilio. Bravo Rocco!!
Sia l'aforisma che l'haiku si addicono ai giorni nostri, in quanto lo sdegno verso l'agire illecito ed asociale genera ribellione, protesta e rivolta e per chi è poeta anche sonetti. Condivido pienamente, Rocco, un saluto!