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La realtà accarezzata con mani di sogno diventa altra realtà

Se potessi vedermi
sarei ovunque

sarei l'infinito di un verbo piuccheperfetto che oltrepassato il passato remoto di un imperfetto re morto si coniuga nel tempo reale di un assoluto presente

sono goccia di mare ala di gabbiano finestra di porto sapore di salsedine ancora d'amore

sono quella voce che parla al tuo cuore dicendo aboliamo tutte le frontiere non hanno nessun senso
siamo un solo popolo una sola razza umana un sola umanità

siamo tutti insieme il viso di una sola donna di un solo uomo di un bambino che uscito da solo nella notte dei tempi dalla porta di casa si ritrova smarrito e

il suo palloncino scoppiato gli impedisce di volare

di questo viso siamo la lacrima e il sorriso la pelle liscia o l'orrenda cicatrice

sono quella banconota in più che ti permette di fare la spesa anche a fine a mese anche se per molti il fine mese già da tempo non esiste più

nel tuo soggiorno sono una nuova credenza in legno di sandalo dove puoi riporre i libri del tuo sapere avvolti in un profumo esotico che mai

hai sentito

le Tue scarpe bucate sono per me una suola d'invento il punto di entrata di un dolce languire

il caldo palissandro di un sutra buddista in lingua pali

un luminoso punto di sutura cranica tra due emisferi dissociati tra di loro e alla deriva d'orienti

sono il tuo lembo di cielo posato sul Tuo ventre di terra a farti capire quanto un sentimento astratto sia bruciante di concreto

sono un palinsesto televisivo senza più telegiornali dell'orrore a ora di cena

in un solo giorno del tuo soggiorno terrestre posso farti credere al cielo dei cieli

oltrepasserei la linea fasulla della morte per farti vedere i corpi dei Tuoi cari danzare ancora nello splendore delle loro anime e piovere su terra gioie protettive in goccioline celesti

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1 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Anonimo il 23/11/2014 16:50
    Sublime poesia ed accorato appello all'amore... Stupenda Vi inchini ed applausi sei unico!!!
  • Ettore Vita il 22/11/2014 23:40
    I sogni deformano/trasformano/sublimano la realtà, la realtà deforma/svilisce/irrobustisce i sogni. A volte il confine è sottile, mobile, impercettibili. È difficile distinguere il sogno dalla realtà.
    Leggendo questa poesia, questo volare nel vento del sogno, questa visione di un mondo irreale, un mondo del se fossi... mi si è materializzato innanzi (è un apprezzamento sincero)un ragazzo cieco e spastico che ho conosciuto a Siena e che scrive poesie tutte sul se fossi: se fossi. Per lui è quella la vita reale.
    E solo nel sogno si riesce ad abbattere qualsiasi barriera e confine, a penetrare l'essenza dell'essere e dei rapporti.
    Mi è piaciuto anche questo giocare con le parole, il turbine dei pensieri... bravissimo.
  • cristiano comelli il 22/11/2014 22:52
    Solo per il titolo che hai scelto a questa tua ennesima valida proposta, Vincenzo, meriti un grosso abbraccio.
  • Don Pompeo Mongiello il 22/11/2014 16:40
    Seppur lunga per i miei gusti l'ho gradita assai. Bravissimo!
  • Luca il 22/11/2014 15:41
    Una poesia piena di speranza, molto carina l'ultima parte della prima pagina, complimenti.
  • Rocco Michele LETTINI il 22/11/2014 07:41
    Se dovrei scegliere tra Te e Maurizio il "Sublim Vate" impazzirei una eternita'. Un. Altro verseggio d'incanto... Sereno fine settimana Vince'.

1 commenti:


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