Passi dalla finestra spalancata;
con forza di natura apri bramando;
timoroso t'inoltri, varchi entrando,
scivolando su rive soleggiate.
Odi lo sciabordio d'acque salate
nel fuoco di passione. Ombre cancelli
e accendi quelle luci dei castelli
magiche, ma lei ancora non ti guarda.
Illumini la gioia sua bugiarda,
si placano le forze più ribelli.
A valle trovi chicchi rossi e belli,
di melograno dolce; t'ha guardata.
In teneri timori entri e, acquietata
con parole e carezze appassionate,
sul bianco spumeggiare delle ondate
che approdano, c'è luce nei begli occhi.
Aliti sulla bocca rossa a spicchi
di mandarino, il suo silenzio baci;
giochi coi bei capelli biondi e taci.
affondi tra le labbra e i denti belli.
Salgono lievi tocchi e i polpastrelli,
sfiorano la sua pelle delicata:
sulle braccia, le spalle, tra i capelli
morbidi, della chioma sua dorata.