Non sono più un uomo
Lasciato ad abbaiare al vento
Freddo di un dicembre senza pietà
Con il collare dei ricordi
Sempre più stretto
Perso e disperso
Immagino bivi diversi
La stessa mano
Il solito sapore
Mastico amaro il guinzaglio del tempo
E più lo stringo nei denti
Con le gengive sanguinanti
Più si accorcia
Allentando
Secondi minuti ed ore
Ma non c'è spazio per nessuno
Nel ricordo
Nessuno che voglia entrare
Impauriti e fuggiaschi
Imprigionati nella rete della rete
Mamma e balia di soluzioni
Eterne e perfette
E la neve sale
E più sale più abbaio
Rabbioso e inutile al mondo
Scrivo a quattro zampe
Le lacrime che devo bere di nascosto
Mentre scodinzolo felice
Passano passanti
Con le tasche piene di consigli
I carri di buoni propositi e mille promesse
Parcheggiati in doppia fila nel bar del centro
Grazie
Con il mio cuore di pelo e pulci
Resto a mordere il guinzaglio
Per non infastidire i vostri spazi
Smetterò tutto
Anche di mugulare.