Viaggio mai esausto,
tra pareti sempre dilatabili,
di biografia ardente
che a profumo si distende,
tra il dorato scorrere dello spumante,
e i gonfaloni ridenti del Palio.
Drappi e cavalli
a custodi scalpitanti s'ergono,
d'un comune, primigenio amore,
Hasta Pompeia,
che di romana culla fosti
una delle più sfolgoranti figlie,
il domani scruti salda e sicura,
sull'ondeggiare incantato,
di quella pura, intangibil letteratura,
che sorgente fu nel mondo di ieri,
della penna e dell'animo dell'Alfieri.
Ma non di lui soltanto fosti fonte,
il grembo baciasti estasiata,
di colei che al mondo mise Paolo Conte,
fuoriserie ammantata
di jazz e poesia,
tra torre Asinari,
Consolata e Maria Assunta,
affiora un ulterior bagliore,
di colui che mille volti d'arte ebbe,
e tutti ben levigati e perfetti,
il tuo compianto, Giorgio Faletti,
cuore inviolabile di astigiano,
con canzoni, personaggi,
libri
che naturali gli nascevan dalla mano.
Questo e molt'altro sei Asti,
gioiello sempiterno e così raro,
coccolato dalle carezze del Tanaro.