Incedere di stupore incandescente,
sei onda di fresca, inattesa fonte,
dalle labbra di cristallo del tuo lago,
alla mistica seduzione del Sacro Monte.
A luce t'effondi
in balzi di iridescenza erompendo.
come di scoiattolo dispettoso ma adorabile,
da Biumo alla Schiranna,
da Casbeno alla Valganna.
Eredità robusta serbi,
della prisca cultura di Golasecca,
germoglio di preistoria,
ancella di beltà romana.
Qual mai sarà il volto di domani,
del tempo che nell'urano,
troneggia imponderabile e sbarazzino,
osservar e udire lo potrai,
dal Centro geofisico prealpino;
Comabbio, Monate, Ghirla, Morazzone,
procede il viaggio con la dolcezza,
d'un'ineffabile, incomprimibile religione;
e ti dischiudi sovrana
respiro di conchiglia bosina
sentinella del puro e del bello,
che scintilla da villa Toeplitz
alle ville Ponti e Mirabello.
Quivi scorgerai
d'un museo l'immutabil incanto,
quadri che profumano di cuore,
Procaccini, Schedani, Magatti e Guttuso,
inchinarti saprai
al sussurro di villa Mylius
antico tesoro di afflato gesuita,
indelebile impronta del destino,
che meritar ti fece
il nome di città Giardino.
E poi che villa Baraggiola lascerai,
ebbro di verdi seduzioni inglesi,
incunear lasciati negl'amabili confini
di cammei di intonsa religione,
e allor sentirai baciarti il fiato,
della chiesa di Madonna in Prato,
e di Dio percepirai l'amore,
tra le navate della chiesa di san Vittore.
Varese è specchio di sogni
che attendon di lasciarsi raccontare,
dolce ragnatela di finissima porcellana,
che il corteggiare del tuo sguardo attende,
da Luino a Gavirate,
alle laboriose Busto Arsizio e Gallarate,
finchè mano non tenda a inchino,
ai confini del canton Ticino.