Vorrei vedere in quanti,
in quanti capirete
quando l'ultima bomba
vi esploderà davanti:
è il vostro orecchio; udite
solo il vostro capriccio?
Di boria la nutrite,
d'odio; è la vostra pancia.
Più comoda la nebbia
del Sole; è il vostro sguardo.
È anche la vostra mano
che si levò in ritardo.
Forse non sarò qui
o avrò la prima fila:
anch'io mi abbuffo ingordo
nel molle mezzodì:
percorro a passo storto
un solco radioattivo.
Più comodo da morto
o complice da vivo?