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Serenata sotto a luna

Che luna, che luna stasera
e tu a la finestra non sei,
senza te anche la luna mi pare nera
e lo mio strimpellare vola a li dei.

Bocca di ciliegia, come vorrei assaggiarti,
le tue mele proibite almen vedere,
ma la finestra tua rimane scura negli antri,
eppur spero dei passi tuoi sentire.

Che luna, che luna stasera
e tu a la finestra non sei,
senza te anche la luna mi pare nera
e lo mio strimpellare vola a li dei.

E li dei accendono le stelle,
raffinano la mia voce e dolce s'alza
fino a te, mia rosa fra le più belle
che finalmente s'apre e butta la sua calza.

 

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2 commenti     6 recensioni    

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6 recensioni:

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  • Verbena il 01/02/2015 12:55
    Fiaba di dolci pensieri che si elevano nel firmamento dove l'amore finalmente si affaccia. Potrebbe essere una dolcissima canzone con il ruo ritornello. Bella poesia.
  • Luca il 01/02/2015 12:14
    Cantare ed urlare l'amore insieme alle stelle. Congratulazioni Don
  • Vincenzo Capitanucci il 01/02/2015 09:12
    molto bella Don.. un menestrello d'altri tempi.. un Cyrano de Begerac..
  • roberto caterina il 01/02/2015 06:47
    Brindare alla luna in una serenata che raffina la voce e accende le stelle, quasi un anticipo d'estate.
  • Anonimo il 31/01/2015 19:57
    L'ho letta con una intensa partecipazione.
    Un saluto.
  • andrea il 31/01/2015 19:55
    le serenate, oggi non si usano più , credo sia stato un mezzo per proporsi all'amata davvero romantico, saluti

2 commenti:

  • augusto villa il 07/02/2015 15:44
    Molto bella e simpatica. . questa serenata! Complimenti Don!
  • Ugo Mastrogiovanni il 01/02/2015 15:04
    Bella, manca solo la musica.

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