Spogliato
ma spogliato proprio di tutto
ho vissuto i più bei momenti della mia vita
come quando ti siedi sulla tua anima e oltrepassi i tuoi abituali orizzonti scrivendo una poesia
basta chiudere gli occhi per sentire la pelle essere accarezzata da venti provenienti dai costanti respiri dell'equatore e rivedere il Tuo corpo sdraiato accanto al mio su lenzuola azzurre in calda ocra di cielo
come
in un Modigliani o in un Gauguin oh mia bella Toulouse Lautrec
ogni istante
è un incrocio
di vie infinite
il buon senso
l'abitudine la necessità la paura le riducono spesso ad una
la follia vorrebbe percorrerle tutte fino in fondo a ritrovarsi appesa a due chiodi di garofano
e
sollevata dal brodo della terra vedere che la via smarrita e tanto cercata dalla ragione era sempre stata lì
chiara e limpida sotto i suoi piedi
ma allora
le automobili gli ascensori le banche
i dromedari i deserti i pozzi di petrolio
le preoccupazioni gli aerei gli stati d'ansia
le navi i porti i rifugi le tempeste d'onde
e tutto il mio agitarmi e muovermi
erano tutte illusioni
in una notte di pieno inverno
lo vidi uscire di casa
nudo
intorno a lui il ghiaccio si scioglieva mentre la neve a cancellare le sue orme
ancora cadeva