username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Noi e loro

De le patrie lettere dimenticati abbiam l'arte,
di gente nova ne abiam tanta, e son cocciuti forestieri,
sol discordia portano e si metton da parte,
e l'anglicismo prende lo posto de la scola siciliana de ieri;

a lo cor nostro ancora cara, e ad alta voce lo dico,
ne la vera poesia e poemi d'alta storia,
da potermi sentier fiero d'esser italico,
e non menticar la Patria Ilaria.

Siamo bonaccioni che tutto consentono,
a chi sui nostri usi e costumi sputano,
grazie alla globalizzazione del tempo;

e responsabilità non sentono,
quando lo male poi fiutano,
si rifugiano ne lo lor Tempio.

 

1
1 commenti     3 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

3 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Alessandro il 05/02/2015 14:08
    Mettiamola pure così: abbiamo perso ogni briciolo di amor proprio. E non è colpa di forestieri e globalizzazione, ma della nostra pigrizia, del menefreghismo. Potremmo essere a livello culturale ed estetico il paese più bello del mondo, invece lasciamo, per esempio, che Pompei continui a crollare. Non sappiamo nemmeno prenderci cura del nostro patrimonio. Piaciutissima
  • Rocco Michele LETTINI il 04/02/2015 17:50
    Ognuno deve rispettare le leggi di casa del paese opitante... Sagezza Don...
  • andrea il 04/02/2015 16:49
    Credo siamo tutti fieri d'essere italiani e come vi sono stranieri che non si comportano bene credo che vi siano pure i nostri compaesani, credo che il mondo sia paese, un caro saluto

1 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 04/02/2015 17:16
    Il tuo commento caro Andrea, questa volta non lo condivido affatto, sono un italiano a l'estero e rispetto gli usi e costumi di questo paese. A casa mia, mi sarei comportato diversamente.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0