username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Lettera al marito

Carissimo,

ora che non ci sei ti voglio dire amore,
questa parola così usata, abusata,
scontata, ripudiata, respinta.
Io, qualche volta, l'ho sentita salire
lungo il tunnel del cuore, arrivare
sull'orlo delle labbra, come sull'orlo
di un pozzo profondo, e lì sentire
presto la vanità della parola,
la sua inutilità, la sua importanza.

Ed ho taciuto.

Altre volte, guardando la ruga
precoce della fronte, lunga e profonda
come una ferita, avrei voluto passare
lieve su di essa la mia mano, come
si fa con l'abito sgualcito e la sua piega.
Alla punta delle dita avrei voluto affidare
la parola "amore", ma il gesto incompiuto
s'innalza come un muro,
un aborto di sorriso.

Ed ho taciuto.

Quella volta, ricordi; quella rara volta
che ti vidi brillare negli occhi
una lacrima cocente come l'oro fuso,
e battesti, muto, il pugno sulla tavola,
senza un urlo, un fremito, una bestemmia,
mi corse come un'ala di rondine la parola
amore, nei cieli solidali del mio animo,
ma il volo si fermò sulla tua piega amara,
e ancora non la dissi.

Ma stanotte, che mi manchi,
e mi manca la tua persona amata
il tuo essere uomo, il mio compagno,
stasera che mi sento naufragare
e i tuoni del silenzio sono più forti e cupi
stasera ti chiamo "amore, amore" anzi lo grido,
AMORE!

 

3
6 commenti     3 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

3 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • ciro giordano il 13/02/2015 17:42
    mi sono saliti dei brividi lungo la schiena, e questo e raro per me... merito dell'immediatezza dei tuoi versi, con pochi tratti ho" visto", e questo è bello
  • silvia leuzzi il 13/02/2015 17:01
    Anna complimenti un grido veramente straziante e commovente. Quante volte si tace in un solido rapporto amoroso, quante volte ci si perde per delle futili cazzate, quanta solitudine c'è nel nostro cuore quando l'altra metà della mela se n'è andata via per sempre. Siamo nudi, lacerate ferite senza più cerotto che l'aria non secca e il tempo non guarisce. Bella bella veramente ciao amica la poesia è l'unguento che rinfresca e uccide al tempo stesso ma è la voce del grido dell'anima. Un abbraccio sincero Silvia
  • andrea il 13/02/2015 08:53
    non puoi rimproverarti di aver taciuto, tante cose vogliamo dire e sul più bello poi ci fermiamo pensando magari di farlo dopo, pensando che ci sarà un altro momento Stupenda poesia o lettera o dedica al marito, brava Anna un saluto da Igress -Andrea.

6 commenti:

  • Fabio Mancini il 02/03/2015 12:39
    Sempre bella da rileggere e riassaporare. Ciao, Fabio.
  • Anonimo il 24/02/2015 10:27
    Adesso che la rileggo l'avrei vista bene anche in prosa questa lettera, insomma esternata in maniera più completa, più lunga... credo potresti ancora farlo... io l'ho fatto spesso, dopo una poesia ho scritto il racconto. ciaociao
  • Anonimo il 24/02/2015 10:12
    Molto molto bella... un amore gridato in poesia... bellissima cosa... ciaociao
  • anna marinelli il 13/02/2015 19:33
    Grazie Amici miei, è una lettera di tanti anni fa... quell'anno proprio il giorno di san valentino mio marito si trovava in trasferta... e forse quel giorno sarebbe stato il giorno giusto per dirgli Amore!!! Non essendo possibile, dal mio cuore si levò questo canto...
  • Alessandro il 13/02/2015 16:56
    Il sentimento represso che affiora quando è troppo tardi. Dolorosamente sentita.
  • Vincenzo Capitanucci il 13/02/2015 15:50
    Bellissima Anna... stasera che mi sento naufragare
    e i tuoni del silenzio sono più forti e cupi
    stasera ti chiamo Amore

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0