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In vino veritas

Ciondolando in uno strano equilibrio
che sembrava come un passo di danza
un passo a destra dopo uno a sinistra
poi fletteva come un ramo nel vento

con il dito puntato nel nulla
biascicava strane parole
l'altra mano una bottiglia ormai vuota
tra le labbra mezzo sigaro spento

s'appoggiava spesso ai muri e ai lampioni
e ogni tanto strizzava un po' gli occhi
per cercare di vedere meglio
nella nebbia dell'alcol accecato

ed urlava delle frasi sconnesse
o cantava qualche vecchia canzone
e rideva, rideva ed ad un tratto
scoppio in lacrime in un pianto a dirotto

si tocco quella barba di giorni
si guardo in uno specchio in vetrina
punto il dito sputando via il sigaro
disse : ehi amico anche tu messo male!!!

 

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4 recensioni:

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  • Nicola Lo Conte il 01/04/2015 18:59
    L'unico modo per vedere se stessi è farlo, annullando la ragione, e guardando con altri occhi.
  • Paolo Villani il 05/03/2015 17:56
    Una bella denuncia contro l'alcolismo; l'abuso di alcool porta solo sofferenze.
  • Don Pompeo Mongiello il 24/02/2015 10:33
    Direi un bel modo di poetare davvero, da meritare il mio plauso tutto.
  • Rocco Michele LETTINI il 23/02/2015 17:16
    UNA SOLITUDINE POETIZZATA FANTASTICAMENTE... SEMPRE PIU' VATE ANDREA... IL MIO ELOGIO

1 commenti:


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