Vorrei fuggire
increspare deserti
sotto i miei piedi
senza lasciare ombre
Come una falena
che anela
all'abbagliante luce
ma non trova la via
urta si ferisce
incapace di smettere
Si infrangono
sotto il pressante divenire
i miei imeni
Sangue, dolore
vorrei urlare
ma rimango in silenzio
Vorrei scuotermi, colpirmi
ma rimango inerme.
Il mio pianto è fango
fango sulle mie ferite
doloranti e purulente
Il mio braccio è teso
l'indice al cielo
sommessa imprecazione
per una preghiera mai ricevuta
non smetterà mai di piovere...