Non l'avevi previsto e, all'improvviso,
caduto nell'abisso tutto solo,
tra serpenti e rapaci attorno e in volo,
l'anima vuota e perso paradiso.
Ti guardi attorno in cerca d'un sorriso
che faccia ricantare l'usignolo
nel cuore tuo che langue su quel suolo
dove fosti felice e in trono assiso.
Dolce e lieve, lontano un flauto chiama,
le note ti accarezzano i pensieri,
risali in superficie da chi t'ama.
Nell'anima il sollievo dalla lama
che ha lacerato i palpiti tuoi fieri
lasciandoti nel sangue senza trama.
Nella fulgente luce risalito
ti trovi tra le note di spartito
che suonano per te.