La mia anima è perduta, è pettegola, è da cortigiana
tanto mi sarebbe piaciuto nascere dama in una corte ruffiana.
Con grazia, a regola d'arte, avrei ordito ogni trama
aggiungendo spezie di:
scandali
amori e amanti
e vendette.
Sarei stata il sublime ragno che tesse ragnatele nelle quali si imprigiona, e per questo,
di tedio non sarei mai morta.
In ricchi abiti ricamati avrei cucito il mio cuore blu
che avrei dato in pasto a chiunque,
mi sarei compiaciuta della noia più sublime e senza mai fine,
ma alla fine,
possiedo, pur sempre, e comunque
una stupida
stupida
anima da cortigiana.