La mia morte sarà nei tuoi occhi.
Sarà nel tuo viso che rincorre un altro viso,
nel tuo sguardo immemorato di me,
predatore affamato di un altro.
Dove tu mi dimentichi, Amore,
instancabile eremita della pelle,
navigatore di cento sospiri,
lì sarà la mia morte.
Perch'è nei posti più distanti dal cuore,
i luoghi densi di buio dove tu mi nascondi
quando senza più amore per me
vai a solcare la terra di un corpo
che non è più il mio,
che la notte mi culla l'inverno
e il mio amore accarezza la morte.
Mio sangue, vissi da anima ingenua,
da sospiro ingannato che viveva d'amore;
poi mi incantai nei tuoi occhi.
Lo capii con ritardo che sarebbero stati
quegli occhi di pece di chi mi ha tradito
gli specchi di buio in cui avrei visto la morte.