Non volendo più avere
un fine
né essere sancito
e
citato
come un santo ed un bravo uomo giunto alla fine del suo mondo
ruppe
il vaso
tagliò corto
con ogni confine
scritto
da una penna diversa dalla sua
per la prima volta della sua vita si senti veramente in vacanza
parcheggiò
la sua macchina d'amore vicino al mare
un filo d'aria di vera primavera lo invase
la sua anima
sprigionata dalla rupe
si dilatò
in acqua di fuoco fino alle stelle
mentre
una piccola onda di luce belante gli lambì entrambi i talloni
e
l'ala di un'aquila reale oscurava il sole per un altro sole
vide
sotto di lui
tra mille achillee protette da un scudo d'oro nascere una centaurea pianta di sorgo
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Buone Vacanze di Pasqua a Tutti Noi