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Dove abitava il mare

Ti nuotavo tra la ragione e il cuore
mentre appendevo tempeste di nubi
dove abitava il mare.

Avevi mani grandi,
caldi nidi di carezze
ad accogliere i miei ritorni,
quando mi perdevo nei silenzi.

Ero pioggia,
dilagante alluvione
sulla pace della tua terraferma,
dove taceva l'orgoglio.

E spogliavi menzogne
con la tenerezza di un vinto
se mi sfioravi l'anima
che priva di te, moriva.

Scrivevi canzoni
sulle corde di una chitarra
alla luce d'un vermiglio falò,
a riscaldare le illusioni, le paure.

Poi si perdevano le note,
scivolate dal mio sordo cuore,
intento ad ammirare l'orizzonte
che non ti apparteneva.

 

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3 commenti:

  • Dora Forino il 19/01/2016 10:21
    Nuotare tra ragione e cuore, versi di grande intensità poetica!
    Gradita!
  • roberto caterina il 11/04/2015 07:11
    il mare eterno orizzonte...
  • anna marinelli il 10/04/2015 19:28
    Non so dirti dove e come, ma so dirti solo che sono rimasta affascinata dal titolo e da tutto il resto. Complimenti.

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