La Terra trema.
In angoli del suo ventre
vomita il furore.
E immancabile
mostra la sua potenza
per ogni respiro
da rapire alla vita.
Non seleziona vittime,
le accumula tra macerie
come indifferente
ordine del fato.
Poi ancora minaccia
fino a voler esaurire ira.
Infine, forse ode anch'essa
pianti, forse comprende
dolore,
forse vuol farsi perdonare
placando distruzione.
E in quelle braccia umane
riconosce la forza
che prodiga salvezza
con mani disperate a scavare
tra macerie richiami di respiri
e che ricominciano
nuovamente a far volontà
di quel senso della vita
comunque,
oltre la terrena scontrosità
che dal suo grembo
è esploso improvviso
senza apparente perché.