Non ha porte né finestre ma specchi sottili
La parola che trattiene il mondo
E ne fissa i contorni
Con stupore
Di vecchie
Visioni
Quasi
Un
Acquario di ferro e stucco rispetta la percezione
Di chi non vede chiaramente.
Custode della memoria
In cerca a sua volta di essere custodita
Un muro che crolla deve essere ricostruito
A spese forse delle foglie che liete
Sospingono un po' più in là
La follia.