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Vento di speranza

Percorro continuamente sentieri deserti,
strettoie aride e spoglie per cui
la sofferenza sembra essere
l’unica parola del luogo e
malgrado il sole splenda alto su
nel cielo, questo desolato spazio,
dove il tempo pare essersi fermato,
sembra non conosca riverbero.

Mi guardo attorno e altro non vedo
che un villaggio ormai defunto e
la gente del luogo, nata e morta
nel buio, smette di pregare e si
rassegna davanti all'evidenza che
il mondo ha smesso di girare.

Milioni di bambini versano lacrime e riempiono
le poche pozze che restano, c'è chi soffre
la fame, la sete o peggio c'è chi scava
nella sabbia rovente per dare dimora a quei
tanti ormai divenuti polvere.

Molti di loro vagano senza una meta
cercando molto più che un sorso d'acqua o
un pezzo di pane, se nonché il semplice
affetto della propria famiglia e la ricerca
accanita di un identità ormai andata
perduta.

Il sole continua a splendere e non posso
dire altre tanto del mio sorriso, spentosi
sul viso di ognuno di loro; Se solo il mondo
risultasse più comprensivo forse un vento
di speranza sarebbe passato affinché
rimettesse le cose a posto.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 08/05/2012 13:21
    apprezzata complimenti

2 commenti:

  • Paola Reda il 20/06/2008 00:15
    Analisi molto, molto profonda della triste, incurante realtà che "sfiora", ognuno di noi, pronto a compiangere con leggerezza, senza realmente sentire il vero tormento dell'uomo privo della sussistenza. La VERA fame di tutto: di cibo, di acqua, d'amore. Bello il verso discorsivo che ritengo il miglior modo per comunicare ma qui, a mio modesto parere, potevi rendere meno narrativo... per risultare ancor più incisivo.
  • sara rota il 09/10/2007 20:05
    Tristissima, commovente.

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