Vivono ancora in me quegli anni,
in cui d'inganno vestivo questo corpo, questa mente.
Nessuna carezza ad allietare
quel cinico ed innato bisogno di distruzione,
pronta ad ingozzare questa bocca di parole,
parole vuote
illuse, ripeterle dentro, sempre,
nonostante fossi l'unica a comprenderle.
le mie parole uniche, Le mie uniche parole.
La mia anima, la mia vita così giovane e ingiallita.
Mi guarda avvicinandosi da lontano questa sarcastica luna,
ogni suo atto è un dispetto,
si diverte a prendere
il posto del sole che aspetto.
avverso è il cammino, non legge i propri passi
prova a saltar fossi ma inciampa in duri massi.
mi fermo, i piedi a terra sono nudi e sono saldi
impongo al pensiero che le radici pur se profonde
non garantiscono giorni felici,
mi giuro che non guarderò più indietro
ma la verità è che la stabilità sul piatto della bilancia
sembra la scelta migliore
anche quando l'animo muore.