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Il baratro ed il bestiario (immagina l'eterno rio )

In notti senza luna
quando nessuna coscienza veglia
e
tutti i bambini sono già a letto nel grembo di una vergine solare

la bestia umana
grugnendo e ragliando
scende nel baratro ad abbeverarsi al rio fonte di ogni luce

intorno a lei
ed al cipresso bianco
molti esser alati
e
non

sirene arpie unicorni fate e angeli dalle lamine d'oro

per un giorno ancora avrà salvato il suo offuscato cuore dalla bara

Folli farfalle
esistenti nell'immaginario psichico collettivo

svolazzano nel suo stomaco

aprendo in coro

il libro delle faglie e delle mille inquiete foglie

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 01/08/2015 10:19
    Solo fa te versi fa immagazzinare. Superlativo sempre zv
    Vincè.

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