Un guscio di legno
ti nasconde allo sguardo del mondo
come se mani d'uomo
t'avessero fatto una tana tutta per te
dove ritirarti per un lungo letargo.
Tesoro, Tesoro, Tesoro
ripetuto più volte squarciarono un velo
colsi la tua dolcezza, il tuo fare materno
capii la buona ninfa che ti scorreva nelle vene
. . . la vita continuava a sorprendermi.
Avrei voluto rivedere il tuo volto
ricordare l'ultima graffiante battuta
come quella che pronuncia l'attore
prima di congedarsi dal suo pubblico
invece sei scomparsa dietro le quinte!
Un auto grigia t'accompagna presso una nuova casa
lì ritroverai i vecchi affetti, lì riceverai tutte le risposte
non soffrirai più di niente, un paio d'ali azzurre avrai
l'Angelo Custode di mio figlio ti saluterà con gratitudine:
Tesoro! Tesoro! Tesoro! Benvenuta!