E se il pensiero vagola nel buio
-le mani abbandonate in grembo-
Tu mi risvegli dal torpore antico
e in un attimo spalanchi la finestra
Da sempre t'amo
come può amare una misera creatura
un verme che striscia sulla nuda terra
e tenta di darsi ali per volare
Se ho dubitato pesante di materia
-scialle di piombo gravato sulle spalle-
-miopi gli occhi fissati ai piani bassi-
mai a lungo nel buio mi hai lasciato
da notti insonni è nata sempre una luce
che sicuri alla meta ha indirizzato i piedi
Nonostante il rosso infanghi acque e cuori
bacio i tuoi piedi piagati e affaticati
per l'immane deserto attraversato
bacio la pelle d'ebano bruciata dal dolore
le braccia protese verso la speranza
i tuoi bimbi stretti nell'ultimo abbraccio
e... ti chiedo perdono per aver esitato
a dirti "t'amo" fratello