Quella mattina l'alba sorse molto presto.
Bartomeu scese in strada accompagnato da Roy,
il fido bassotto. La neve alta illuminata da
quel sole ancora pallido mostrava strani giochi
di luce. Bartomeu percorse tutta la strada costeggiata
da flebili palmizi gelati, quando uno strano presentimento
lo beccò dritto in volto. Percepì la morte molto vicina,
come se allora, da un momento all'altro, a quell'ora
ancora acerba della giornata qualcuno di caro se ne
stesse per andare. Si fermò davanti alla fontana alla
fine della strada e, indugiando, prese a sciacquarsi
il volto. L'acqua gelata scorreva lungo le rughe
affaticate di una vita dedicata al lavoro. Poi attese.
Attese. Attese. Attese fino a quando quel presentimento
non lo abbandonò completamente.