Invidio
la luce di quella finestra
che impudica
bacia il tuo corpo
nudo e bianco.
Vorrei
la mia bocca fosse
quella luce
per ricoprire
di sporchi baci
l'oggetto del mio tormento.
Ah quanta atroce lussuria
in quel tuo essere femmina
nel corpo
che splende
come faro che traccia la via
perversa e vorace
della dissolutezza.
Ti voglio
avere così
come questo raggio di sole
che timido
entra dalla finestra
e avvolgerti
dentro le mie braccia
e farti carnalmente mia.