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Otto e trenta

Sono nato in un giorno di pioggia
il vento forte, le scariche di fulmini
il tuono e la tempesta sono state la mia levatrice
Sfuggo i raggi del sole come peste nera
ho vissuto in pace sempre attento alle regole
ho svolto bene il mio compito di uno tra la gente
Oggi voglio rubare e forse anche uccidere
perché il sole che tanto ho fuggito
mi sta raccontando
di come brucia tutti i pensieri buoni
Chi ha vinto la prima sfida, ha poi saputo perdere la seconda?

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 04/10/2015 12:57
    Un sentito poetar... È il nostro acuto "soffrire" che porta ai tuoi doverosi versi e al tuo pur considerevole sfogo.
  • Vincenzo Capitanucci il 04/10/2015 11:56
    il vento forte, le scariche di fulmini
    il tuono e la tempesta sono state la mia levatrice... il risveglio dell'Ombra.. tradita dal suo sole..

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