Ed ecco la soluzione:
impastare carne morta con abbienti occhi azzurri
il gioco dei contrasti lo chiamano loro
e nella fretta metterci dentro due pere gonfie d'eroina celeste.
La senti la musica delle estasi.
Il bene e il male si sconpisciano dal ridere al nostro passaggio.
Non siamo carne, siamo stelle, io e te.
E tutti i poliziotti della caserma Volterra ci sputano in faccia.
Vogliono la figa loro e dell'amore non gliene frega un cazzo.
E poi metterci dentro quella tenerezza che mi hai dato tu
pensa quant'è bello quest'impasto
altro che poesia, Amore, con la a maiuscola.
Due corpi nudi, una musica leggera, quasi accennata
e poi dentro tutto quel tran-tran di rumori e suoni e sudori
e carne morta e occhi azzurri e pere gonfie.
Pensa che bello.