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Cos'è la felicità?

Ma cos'è la Felicità?
Come possiamo noi anche solo per un attimo assaporarla?

Il padre della diocesi Felicità mi ha teso un tranello
Ha detto che Tutto è in Dio
Che Dio stesso è Felicità

Ma i rosari si sono sciolti nelle mani
Le preghiere sono rimaste strozzate in gola
Il padre della diocesi Felicità ha ucciso un agnello
E ha detto che era cosa buona e giusta

Sono felici gli uomini che vedo intorno a me?
Il carabiniere che picchia il comunista perché
Si è incatenato davanti al palazzo del Potere
È felice lui? Lo è?

Oppure la professoressa che ti bacchetta le dita
Perché non hai saputo declinare il verbo sum
È felice anche quella? O forse finge?

Sum
es
est
sumus
estis
sunt
Io sono infelice
tu sei infelice
egli è infelice
noi siamo infelici
voi siete infelici
tutto il mondo è infelice

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 17/10/2015 08:28
    prima.. appena ho letto il titolo.. della Tua poesia.. Ferdinando mi è balenato questo in mente come un fulmine..

    ... la felicità non è un treno che parte... ma è quel resto di cibo... che rimane nel piatto.. quando sei sazio ed hai finito di mangiare...

    di sicuro viviamo in un mondo infelice.. forse perché non abbiamo saputo declinare il verbo essere.. e tradurre quel sumus in humus e in si-amo..
  • Rocco Michele LETTINI il 17/10/2015 03:02
    Un pregno di verità sagacemente osservato. Eccezionale... dai Tuoi versi.

1 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 17/10/2015 11:52
    Ho molto apprezzato questi tuoi versi alla ricerca di un valore che io ritengo astratto per il genere umano. Hai modellato sapientemente precetti molto eleganti e voglio risponderti con una frase tratta dalla dal De vita beata di Seneca: "Non est facile consequi beatam vitam, ut eo quisque ab ea longius recedat, quo ad illam concitatius fertur." (È così poco facile nella vita raggiungere la felicità, che uno, quanto più affannosamente la cerca, tanto più se ne allontana.)

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