Era d'Aprile ed io ti dipingevo
sul foglio della vita bianco ancora;
era già rosso il cielo dell'aurora
nel tepore dell'aria t'accoglievo.
Irraggiavo di gioia e sorridevo
ad ogni tuo vagito; fin d'allora
l'impeto dell'amore che rincuora
m' inondava di pace e non piangevo.
Nel giardino del cuore il tuo profumo
con le rose ed i gigli m'inebriava;
e il sangue mio scorreva senza un grumo.
La vita mi appariva senza fumo;
il lavoro del giorno affaticava
vivevo dell'amor senza consumo.